In
seguito all'ubriacatura dei Roaring Twenties, nuvole di guerra
si addensano nell'Europa continentale, mentre l'Impero Britannico
consolida inquieto il suo dominio coloniale, dall'Africa, all'India,
ai più remoti avamposti dell'Asia.
Frederick Plowright è un
fotografo professionista, che si è fatto un nome partecipando a
diverse missioni esplorative di scienziati e antropologi in tutto il
mondo.
Un uomo rigoroso, preciso, totalmente devoto alla sua arte;
eppure incline, suo malgrado, a fantasticherie e visioni febbrili.
Giovane, ma insoddisfatto, Frederick accetta un'offerta di lavoro
peculiare: una missione di ricerca di un anziano professore, Clark
Ashton Scarsdale, che dichiara di voler esplorare il grande nord. Forse l'Antartide, dove nello stesso periodo, un'altra spedizione
della Miskatonic University è andata perduta...
Introdotto nella villa di
Scarsdale, Frederick scopre come la destinazione sia tutt'altra,
occlusa per segretezza: una sconosciuta contrada nel profondo
oriente, tra la Mongolia, Burma e la Cina al confine occidentale,
oltre il deserto dei Gobi.
Scarsdale, dopo decenni di
ricerca nei più svariati campi scientifici e pseudoscientifici,
ritiene di aver scoperto quanto definisce “The Great White Space”.
Si tratta di un portale extra dimensionale, descritto nel testo di
occultismo “The Ethics of Ygor”, come “Un Grande Spazio
Bianco”.
Un varco di accesso, dove
le leggi scientifiche vengono distorte e sovvertite, attraverso il
quale aliene e superiori entità chiamate gli “Old Ones” entrano
in contatto con la Terra. Scarsdale desidera trovare il Portale,
studiarne la composizione ed eventualmente essere il primo
ambasciatore della razza umana a entrare in contatto con gli Antichi.
La spedizione è bene
equipaggiata, con cinque semicingolati dell'esercito, ampie provviste
e contatti sul posto: tuttavia Frederick rimane turbato quando scopre
tra le provvigioni una mitragliatrice, bombe a mano e addirittura
fucili per la caccia agli elefanti.
Il riserbo di Scarsdale
sull'effettiva natura del viaggio non può mascherare quanto sembra
essere più un mostruoso safari che una spedizione scientifica...