Seconda
collaborazione col blog dell'amico Zeno e seconda incursione nel
mondo delle traduzioni. Siamo al sesto capitolo della storia
di Alan Moore, alle prese con la lenta discesa tra il sogno e
l'incubo del giornalista Robert Black. Questo numero della graphic
novel è intitolato “Out of Time”, un ovvio riferimento a
una tra le storie di Howard Phillips Lovecraft che preferisco, The
Shadow out of Time, da noi L'ombra venuta dal tempo. Scritta a
meno di un anno dalla sua morte, è ancora ispirata a un sogno, e
mescola mito (anzi Miti), fantascienza e orrore in maniera
magistrale. La possessione e la conseguente perdita del sé, lascia
spazio alla meravigliosa possibilità di accedere all'esistenza
tramite una “interfaccia organica”, un corpo alieno la cui
sola vista potrebbe portare alla follia le nostre menti. Eppure il
fascino (della conoscenza quindi dell'ignoto) ha la meglio
sull'orrore e per una volta il confronto con realtà nate “altrove”
non ha conseguenze nefaste, almeno finché non viene scoperchiata una
certa botola di pietra...
Proprio i
temi della possessione (mentale e fisica) e della perdita
dell'identità sono al centro di questo sesto numero di
Providence, con una scena di raro impatto in quanto a violenza
psicologica. Black si salva solo grazie alla sua capacità di
razionalizzare, ridurre a un possibile sogno (o stato ipnotico)
quanto di sovrannaturale gli continua ad accadere, muovendosi in uno
stato di sogno lucido tra demoni, ghoul, spiriti reincarnati,
modifiche dello spazio tempo, esseri intra dimensionali e sogni
premonitori.
Tutto questo
sta, come una sorta di “Yog-Sothoth narrativo”, nelle
pagine e tra le pagine.
È la porta,
che conduce a una nuova consapevolezza, ed è la chiave.
È nelle
parole e nei lori duplici, malleabili significati.
Parole nella
nostra lingua e parole in Aklo, l'idioma, del tutto
inventato, capace di aprire le porte su altri stati percettivi,
quindi su altre realtà. Come nel racconto From Beyond
(Dall'altrove), iniziamo assieme al nostro Robert Black a
essere partecipi di una molteplicità di mondi che si intersecano, a
noi del tutto invisibili finché una qualche scienza (o magia, ma le
sappiamo equivalenti), non ci rendono capaci di questa nuova visione.
Nel caso di
Providence e del suo “araldo”, Robert Black, siamo di fronte a un
cammino iniziatico attraverso l'America dei primi del '900,
con i suoi luoghi segreti e i suoi “immigrati”,
giunti da altre dimensioni spazio temporali, filtrati dal passato o
dagli spazi siderali.
Se questo
cammino condurrà a una visione di meraviglia, paragonabile
alla città al tramonto la cui bellezza era celata dall'opera del
Caos Strisciante, oppure alla conoscenza di un orrore tale da
rendere l'oblio l'unica salvezza, come la vista di una nuova R'lyeh
emersa dalle acque insanguinate da millenni di guerre, solo i
prossimi numeri di Providence potranno dirlo.
Out of Time
In breve: Robert Black si
risveglia nella casa del dottor Hector North, dove si era
rifugiato alla fine dell'episodio precedente. Ritorna al college
di Sant'Anselmo, dove si reca alla biblioteca per avere
accesso al libro di Hali. Si reca quindi a casa di Elspeth
Wade, dove viene posseduto e violentato. Da lì fugge verso
Manchester.
Copertina
L'edificio riprodotto in
copertina è la “Alumni Hall” del college di Sant'Anselmo a
Manchester (New Hampshire), che appare anche nelle prime sei pagine
di Providence 05.
Il college è
l'equivalente della Miskatonic University dell'universo
lovecraftiano.
Black aveva appreso
dell'esistenza dell'edificio da Garland Wheatley (Providence 04,
pagina 9), che aveva anche rivelato come una copia del Kitab
(l'equivalente del Necronomicon) era stato donato dal circolo della
Stella Sapiente al college.
Pagina 1
Vignette da 1 a 4
Le voci sono del dottor
Hector North e del suo compagno James Montague, l'equivalente
del dottor Herbert West e del narratore (senza nome nel
racconto di Lovecraft) dalla storia intitolata “Herbert West,
rianimatore”.
Vignetta 1
Le vignette i cui colori
tendono al verde rappresentano i sogni di Black, che spesso includono
visioni del futuro (cfr. Providence 03, pagine da 18 a 21), in questo
caso alternate con vignette nei colori normali, che ci riportano al
presente (nel 1919).
I bordi delle vignette
sono diritti, il che, come abbiamo visto nei numeri precedenti e dal
Neonomicon, sta a indicare una sequenza con un elevato contenuto di
elementi paranormali. Queste vignette presentano invece bordi
imprecisi, disegnati a mano.
Si intravede parte di una
pagina del libro di Hali della Saggezza Stellare, pubblicato nel
1651, traduzione dall'arabo dell'originale Kitab Al-Hikman
Al-Najmiyyaon (pubblicato nel 703 a.C.), noto anche nella sua
versione latina, il libro della Stella Sapiente (pubblicato
all'incirca nel 1250). Il testo è l'equivalente in Providence del
Necronomicon inventato da Lovecraft. Del Kitab è possibile saperne
di più rileggendo l'opuscolo di Suydam (Providence 02, pagine da 32
a 40).
“Nero è il messaggero e
nera la sua via” (in originale “Black is the messenger, and black
is his path”) potrebbe essere un riferimento a Robert Black
o un uso più metaforico del termine nero, a indicare qualcosa
di oscuro, maligno.
Il commentatore fa notare
come Nyarlathotep, nella narrativa di Lovecraft, sia chiamato “il
messaggero” e “l'uomo nero” dei sabba delle streghe. Aggiungo
io che da questo numero di Providence ci sono una marea di
riferimenti alla figura di Nyarlathotep, il messaggero degli
dei esterni, il dio dalle mille facce/maschere, l'uomo nero, il caos
strisciante, il faraone oscuro (sembro snocciolare titoli nobiliare
in puro stile Daenerys Targaryen). Vedremo più in dettaglio nel
seguito come la versione di Moore di Randolph Carter (il quale
nel racconto lungo “La ricerca dello sconosciuto Kadath” parte
per una cerca nel mondo dei sogni che lo condurrà proprio al
cospetto della dimora di Nyarlathotep) sia profondamente immersa nel
misticismo egizio, così come riferimenti più nascosti (ad
esempio ad artefatti di vetro e metallo) portano sempre in quella
direzione.
“Uno scrivano egli è”
un riferimento a Robert Black (come giornalista, ma anche come
narratore degli eventi in cui si trova coinvolto, nel suo diario).
"Thot dell'antico
Khem" era il dio egizio della magia e della scrittura. Thot è
identificato con il dio greco Hermes, e assieme divengono Ermete
Trismegisto, mitico fondatore del sistema magico. Nonché,
aggiungo io, simbolo che apre il diario di Black (si
veda Providence 01, pagina 27).
Khem era uno dei nomi
dell'egitto, dalla parola chem, che stava per nero, e da Kemet, la
terra nera. Altri riferimenti che riecheggiano soprattutto due lavori
di Lovecraft: il corto Nyarlathotep e la poesia omonima (nella
raccolta “Fungi From Yuggoth”).
And at the last from inner Egypt cameSecondo il commentatore “Strani strumenti di vetro e metallo” potrebbe riferirsi agli occhiali di Black. Su questo punto non concordo assolutamente, basta rileggere il racconto Nyarlathotep, dove si trova il seguente passaggio, per capire di chi si sta parlando.
The strange dark One to whom the fellahs bowed;
Fu in un simile momento che, in Egitto, fece la sua comparsa Nyarlathotep. Nessuno sapeva chi fosse, ma apparteneva all'antica stirpe e aveva i lineamenti di un faraone. I fellah s'inginocchiavano al suo passaggio senza sapere perché; diceva di essere uscito dal buio di ventisette secoli e di aver udito messaggi che non venivano dal nostro pianeta. Olivastro, snello e sinistro, Nyarlathotep venne nei paesi sviluppati e si diede alla ricerca di strani oggetti di vetro e metallo, che poi combinava in strumenti fantastici.
“un paese distante e
remoto” si riferisce forse all'America di quegli anni, distante dal
Medio Oriente del 703 a.C.
“dove le scintille
volano ovunque”, profetizza l'avvento dell'elettricità.
“una volta non eri una
vecchietta pusillanime”, il dottor North utilizza un termine
spregiativo per indicare il ruolo femminile in un rapporto
omosessuale
“tu ti concedi questi
uomini e loro finiscono per seguirci dappertutto” un doppio
riferimento, alla vita sessuale di North e ai risultati degli
esperimenti nella rianimazione di corpi, risultati che
finiscono col seguirli ovunque, come nel racconto originale.
Vignetta 2
Il nostro protagonista
riposa, dopo gli strani eventi occorsi in Providence 05, nella casa
di North e Montague, a Manchester.
Siamo al 10 di settembre,
1919, almeno stando a quanto dice Elspeth Wade (pagina 17, vignetta
1).
“riesumare” è un
riferimento alle attività di "scavatore di tombe", dal
racconto "Herbert West, rianimatore".
"Il college" è
Sant'Anselmo, dove Black e North si sono incontrati, a pagina 4 di
Providence #5.
I bordi delle vignette
sono tornati al consueto tratto manuale, a indicare che si tratta del
tempo presente, non modificato da anomalie paranormali.
Vignetta 3
Un altro estratto dal
Kitab, l'immagine è ripetuta a pagina 13, vignetta 1.
Aqlo è la pronuncia
della parola Aklo, il linguaggio, menzionato da Lovecraft nel
racconto “L'orrore di Dunwich” e da Moore nel “Neonomicon” e
precedentemente in Providence. In questo caso possiamo vedere la sua
rappresentazione scritta, con caratteri simili all'ebraico, in
una sorta di tavola di decifratura.
“Non se ne accorgerà
nessuno” traduzione di “Nobody will miss…”, nella quale si
perde un altro doppio senso. Da una parte la possibilità che North
voglia usare Black per un esperimento di rianimazione, come
l'equivalente lovecraftiano, il dottor West, uccidendolo per poi
testare il suo siero. D'altra parte, North potrebbe vedere in Black
un possibile partner sessuale.
“Scandal”, generato
dalla promiscuità sessuale di Montague e del suo partner oppure
dalle attività illecite legate al passatempo di North.
Vignetta 4
“Prissy”, è North che
insiste a usare un termine femminile, il quale ci riporta alla mente
il personaggio di Prissy Turner (una collega di Black
all'Herald, comparsa nei primi numeri).
In italiano il senso si
perde, perché si è scelto il termine "isterico".
Pagina 2
Vignetta 1
“Out of Time” è un
riferimento al racconto lungo “L'ombra calata dal tempo”
(“The Shadow Out Of Time”) del quale incontreremo il protagonista
a pagina 8. In maniera più marcata si nota la relazione con quanto è
successo a Black, che ha scoperto di aver perso molti giorni, e che è
stato posseduto da entità giunte dal passato (riferimenti sia alle
vicende del racconto La cosa sulla soglia sia al già citato L'ombra venuta dal tempo).
“Goffs Falls” è dove
si trova la casa stregata vista in Providence 05.
“Occuparsi subito delle
cose”, in originale “Promptly”, si riferisce al fattore tempo,
essenziale nella rianimazione dei corpi, passatempo del dottor
Herbert West nel racconto omonimo.
“Vero, caro?”, North
usa un termine “famigliare” che potrebbe enfatizzare il suo ruolo
dominante nella relazione con Montague.
North porta un farfallino
verde, un possibile simbolo della sua omosessualità.
Pagina 3
Vignetta 1
“tenerle morte e
sepolte”, molto più esplicito dell'originale "Letting things
rest”. Si sprecano i riferimenti alle attività notturne
traducibili in riferimenti sessuali (in questo caso Montague starebbe
dicendo a North di smetterla di stuzzicare Black), oppure legati al
suo disinteresse nella rianimazione dei morti. Un commentatore
aggiunge che le cose soggetto della frase, nell'originale “thing”,
potrebbe essere un eufemismo Shakespiriano per indicare i genitali.
“forse è un segno”,
allude ai sogni, spesso indicatori di eventi futuri. In
particolare, Kenneth Grant, nel saggio “Dreaming Out of Space”,
propose la teoria che Lovecraft fosse un occultista “inconscio”,
e che nei sogni, alla base di molta della sua narrativa, avesse
accesso a informazioni occulte reali e codificate. Nel passato
abbiamo già visto Black avere sogni e visioni (Providence 03, pagine
18-21) e subire spostamenti nello spazio-tempo, quindi questi sogni
potrebbero essere davvero premonizioni (o una via di accesso a
memorie di eventi ancora non accaduti).
Vignetta 2
“prendere dal panico per
qualche incubo” allude a sogni e incubi come fonte di ispirazione
per una parte significativa della narrativa di Lovecraft, incluso
anche “La dichiarazione di Randolph Carter”.
Vignetta 3
North sta sussurrando,
come si desume dal “baloon” col bordo tratteggiato.
“giocare un po'…”,
North si diverte a stuzzicare Black.
Pagina 4
Vignette 1-2
Queste vignette formano
una sequenza a camera fissa.
Vignetta 2
“ti prometto che te ne
libererò [della pressione] in men che non si dica” un altro doppio
senso. North può dare sollievo a Black con una sana attività
sessuale, così come uccidendolo per i suoi esperimenti
Vignetta 3
“una delle ragazze”,
si tratta di Elspeth Wade. Ironicamente questo episodio
riecheggia sia gli eventi del racconto “La cosa sulla soglia”
(dove il corpo di Asenath Waite che si presenta alla porta fa
precipitare la storia) sia il ritorno del rianimato Eric Moreland
Clapham-Lee in “Herbert West, rianimatore”.
Vignetta 4
Questa vignetta e la
seguente formano una sequenza a camera fissa.
Pagina 5
Vignetta 1
“saltate fuori alcune
cose” e “salta sempre fuori qualche cosa” sono ulteriori doppi
riferimenti all'attività sessuale e di rianimazione dei corpi morti.
Vignetta 2
“questioni che si
vorrebbero tener sepolte”, altro riferimento a scandali di tipo
sessuale/rianimatorio.
Vignetta 4
“quei tipi degli
sgomberi, di Boston” potrebbe essere associato con le attività
sotterranee dei ghoul con Pickman/Pitman, in quel di
Boston.
Pagina 6
Vignetta 1
Prima comparsa di Elspeth
Wade, già vista in Providence 05, pagina 6, vignetta 1. La ragazza è
l'equivalente di Asenath Waite, dal racconto “La cosa sulla
soglia”.
La casa dove convivono
North e Montague potrebbe essere situata al 162 di Orange Street - Vedasi Street View.
Vignetta 2
La chiesa sulla sinistra è
la cattedrale della Sacra Trinità, in un quartiere a sud di Orange
Street, all'angolo tra Union e Pearl Street – Vedasi Street View.
Vignetta 3
“solo un militare
canadese” è probabilmente l'equivalente di Eric Moreland
Clapham-Lee, il superiore di Herbert West, il cui corpo senza
testa, rianimato da West, insegue lui e il suo assistente nel
racconto originale.
Pagina 7
Vignetta 1
Black e Elspeth Wade
camminano lungo Pearl Street – Vedasi Street View.
Vignetta 2
Black e Elspeth Wade
passano sul ponte Mac Gregor, dove si sono incontrati, in Providence
#5, pagina 6, vignetta 1 – Vedasi Street View.
Vignetta 3
“Non sei abituato al
ritmo della vita a Manchester”, il dialogo ruota attorno
all'anomalia temporale che ha coinvolto Black, il cui periodo a
Manchester è durato più di quanto lui stesso se ne sia reso conto.
La costruzione è l'Alumni
Hall, nel college di Sant'Anselmo, ripreso sulla copertina di questo
numero.
Vignetta 4
“è una piccola adulta”
si riferisce all'età dello spirito che possiede
Elspeth/Asenath, non all'età anagrafica.
“Padre Race” è padre
Walter Race, l'equivalente del professor Warren Rice,
personaggio del racconto “L'orrore di Dunwich”. Ne abbiamo
sentito parlare in Providence 05, pagina 2.
Pagina 8
Vignetta 1
Prima apparizione di padre
Walter Race.
Hank Wantage è
tornato da più di una settimana, anche se per Black non sono passati
che un paio di giorni, a causa della distorsione dello spazio tempo
che lo ha coinvolto.
La famiglia Wades è
l'equivalente dei Waite nel racconto “La cosa sulla soglia”. Sono
alla guida dell'ordine della Stella Sapiente, e hanno
partecipato all'estromissione delle famiglie Boggs e Wheatleys. Sono
stati nominati in precedenza (vedi: Providence 03, pagina 11,
vignetta 3, Providence 04, pagina 9, vignetta 4, Providence 05,
pagina 13, vignetta 2).
Vignetta 2
“non sa quanti nel corpo
docente finiscono per diventare vecchi farfuglianti” Un probabile
accenno (ironico?) alla facilità con la quale chi investiga nei Miti
è soggetto alla perdita della sanità mentale.
Vignetta 3
Prima apparizione di Hank
Wantage, bibliotecario al college di Sant'Anselmo ed analogo del
dottor Henry Armitage del racconto “L'orrore di Dunwich”.
Nat Paisley è
l'equivalente del professor Nathaniel Wingate Peaslee, personaggio
principale del racconto lungo “L'ombra calata dal tempo”, nel
quale è soggetto a uno scambio mentale con una creatura che
viene dal passato, un alieno della Grande Razza di Yith.
Vignetta 4
“tutto quel trambusto
con Alice si risolverà”, riferimento alla moglie di Peaslee nel
racconto "L'ombra calata dal tempo", Alice Keezar.
Pagina 9
Vignetta 1
“Nel 1908 ha
avuto un esaurimento” si riferisce al professor Peaslee, posseduto
secondo il racconto originale, dal 14 maggio 1908, con
conseguenti amnesia e crollo mentale.
Vignetta 2
“Nei cinque anni
successivi...”, sono ancora le vicende ispirate a “L'ombra calata
dal tempo”, narrate da un osservatore esterno.
Vignetta 3
“Saint Anselm ne ha
ricevuto una copia in dono”, Blake sta riferendo quanto appreso in
precedenza sul libro di Hali, il Kitab (si veda Providence 04, pagina
9, vignetta 1)
Vignetta 4
La “Stella Sapiente” è
l'ordine nato attorno al libro della Stella Sapiente, il libro di
Hali, il Kitab, l'equivalente del Necronomicon lovecraftiano. Tutto
il background nel dettaglio si trova nell'opuscolo di Suydam, in
Providence 02.
Page 10
Vignetta 1
La prima vignetta riproduce una fotografia dell'Ordine della Stella Sapiente, scattata presumibilmente nel 1890, in quanto la famiglia Wheatleys, successivamente estromessa, è ancora presente.
Dalla sinistra verso
destra:
- un giovane Garland Wheatley (cfr. Providence 04, pagina 7, vignetta 4) con alcune delle spille di appartenenza
- la figlia di Garland, Leticia Wheatley (cfr. Providence 04, pagina 12, vignetta 1), che col padre si trova leggermente staccata dagli altri, a suggerire (come l'espressione corrucciata del capofamiglia) la presenza già a quel tempo di una rottura all'interno del gruppo
- Whipple Van Buren Phillips, il nonno di H.P. Lovecraft, probabilmente quel “Buren” nominato in precedenza (cfr. Providence 04, pagina 9)
- uno sconosciuto
- Winfield Scott Lovecraft, padre di H.P. Lovecraft (cfr. Providence 05, pagina 13, vignetta 3)
- Edgar Wade, il cui nome verrà rivelato nella vignetta successiva. Una sua versione, leggermente invecchiata, compare nella fattoria dove è atterrato il meteorite (cfr. Providence 05, pagina 13, vignetta 3). Wade è l'equivalente di Ephram Waite, dal racconto “La cosa sulla soglia”. Gli manca la barba grigia descritta nel racconto di Lovecraft, ma come per Wheatley e Winfield Lovecraft, potrebbe essere una questione legata all'età.
Il fotografo è Ronald
Underwood Pitman di Boston, l'equivalente di Richard Upton Pickman
da “Il modello di Pickman” e “Il sogno dello sconosciuto
Kadath”. L'indirizzo di Pitman è lo stesso visto nella fotografia
a casa Wheatley (Providence 04, pagina 21, vignetta 3).
Vignetta 2
“è scomparso quando la
piccola aveva solo otto anni”, un riferimento a come ne “La cosa
sulla soglia” Ephraim Waite muore alla stessa età.
“mi sono recato alla
fattoria degli Wheatley ad Athol”, visto in Providence 04.
Vignetta 3
Wantage usa un panno
per afferrare il libro, una pratica comune per evitare di sporcare o
rovinare libri rari e, come fa notare un altro commentatore,
il modo con cui si maneggiano oggetti sovrannaturali.
“Nel 1913 Edgare Wade ha
insistito perché proibissimo loro l'ingresso in biblioteca”,
ripete la storia dell'espulsione dei Wheatley, rei di aver chiesto di
adempiere loro stessi alla profezia del redentore (Providence 04,
pagine 8-9).
“avete paura che
qualcuno possa entrare”, ricorda come, nel racconto “L'orrore di
Dunwich”, Wilbur Whateley riesca a entrare per rubare il
Necronomicon.
Pagina 11
Vignetta 1
Libro di Hali
della
Sapienza
delle
Stelle
Tradotto
da Robert
Turner, Philomathes
Londra
Stampato da
J. C. per conto di N. Ragok e J. Harrison
per essere
venduto nelle botteghe dei signori presso
Angel in Cornhill, e
presso Holy Lamb
a est di Sant Paul. 1651
La pagina del titolo
richiama la storia del libro di Hali così come è stata presentata
nell'opuscolo di Suydam in Providence 02.
Le linee “Angel in
Cornhill” e “Holy Lamb a est [della cattedrale] di Sant Paul”
si riferiscono a un editore e un rivenditore di libri molto noti a
Londra nella metà del 1600, la cui firma può essere ritrovata su
numerosi testi.
Vignetta 2
Pagina 12
Vignetta 1
Il testo appare nella sua
forma completa a pagina 34
“due maschere” è un
possibile riferimento a (o ispirazione per) la pallida maschera del
“Re in Giallo” o il suo equivalente in Providence, il Sous
le Monde. Potrebbe anche riferirsi al sacerdote di Leng che
compare nel racconto lungo “Il sogno dello sconosciuto Kadath” e
in “Fungi from Yuggoth”. Anche a Nyarlathotep è stato attribuito
l'utilizzo di diverse “maschere” sebbene Lovecraft non utilizzi
mai questa terminologia. Nel contesto della storia, le due maschere
potrebbero essere quella indossata nel mondo della veglia e in quello
del sogno, un riferimento a H.P. Lovecraft e al suo alter ego
Randolph Carter.
“coda del leone” è
una parte della costellazione del leone. Lovecraft è nato nel segno
del Leone (20 agosto).
Il bordo delle vignette
dove compare il Kitab è lineare, a indicare come sappiamo una
situazione che presenta elementi sovrannaturali.
Vignetta 3
Black sente le voci di
quando ha sentito in precedenza parlare del Kitab
- “Kitab al
Hikmah al Najimya…”, è il dottor Alvarez, Providence #1, pagina
15, vignetta 3
- “Il francese Etienne Roulet, fondatore
dell'ordine…”, si tratta di Robert Suydam, Providence #2, pagina
12, vignetta 1.
Vignetta 4
Moore utilizza la tecnica
di riprodurre la stessa persona in momenti e azioni
diverse, per indicare che Black è immerso per lungo tempo nella
lettura o, d'altro canto, per indicare una qualche sovrapposizione di
flussi temporali. Questo potrebbe essere l'inizio di un più
alto livello di coscienza, mostrato nella sequenza alla fine del
quarto capitolo di Neonomicon (pagina 22, vignetta 4, pagina 23,
vignetta 5). In realtà, aggiungo io, i bordi di queste vignette sono
irregolari, quindi non ci dovrebbe essere interferenza
sovrannaturale, a quanto si è visto fino a ora.
Pagina 13
Vignetta 1
L'immagine riprende quella
vista a pagina 1, vignetta 3. Il testo sulla pagina che viene girata
è lo stesso di pagina 1, vignetta 1 e pagina 12, vignetta 3, visto
in dettaglio a pagina 35
Black sente ancora le voci
di chi gli ha parlato del Kitab.
- “si tratta del libro di
Hali…”, è Tobit Boggs, Providence 03, pagina 10, vignetta 2
-
“vedete, facevo parte di una società...” e “è quando si sono
fatti venire i grilli per la capa…”, sono frasi di Garland
Wheatley, Providence 04, pagina 9, vignetta 1
Vignetta 2
Il linguaggio cifrato
Aklo, i cui caratteri ricordano l'ebraico, they have a high
degree of symmetry or relation with neighboring characters.
Sebbene compaia come una semplice tavola di sostituzione per la
cifratura, l'Aklo è reso complicato dall'assenza di lettere quali
‘e’, ‘f’, ‘j’, ‘w’ e dalla presenza di digrammi come
‘ch,’ ‘tz’, ‘sh’, e ‘th’, per un totale di 24
caratteri.
Vignetta 3
Come a pagina 12, vignetta
4, la stessa donna compare in momenti e spazi diversi.
Vignetta 4
Lo stesso testo è
riflesso a pagina 39 sugli occhiali di Black.
...ogni ora
solo con il passo di un uomo
nel deserto
del tempo, quella smisurata
landa celata
e ignota alle sue vittime
di cui queste
non conoscono i venti...
Pagina 14
Vignetta 1
L'immagine
di un arabo che urla nel deserto si sovrappone al testo del Libro di
Hali. E' la prima comparsa di Khalid ibn Yazid, l'autore del
Kitab. Abbiamo già menzionato Yazid tante volte, si veda Providence
01, pagina 15, Vignetta 4.
Nella
versione inglese, sul testo non si legge “sconfiggere la morte”,
ma “the outer dark”, forma abbreviata di “the outer
darkness”, espressione in uso sia col Lovecraft della Storia
del Soprannaturale nella letteratura, che da Robert E. Howard,
specialmente con La valle delle donne perdute e A Word from the Outer Dark (una raccolta di poemetti, prima volta che ne sento parlare).
Il testo
compare nella sua versione completa nel Commonplace Book, a pagina
38.
Il testo
discute due dei quattro metodi del Kitab per prolungare
la vita (si veda, per l'ennesima volta, Providence 01, Pagina 16,
Vignetta 1, o la relativa annotazione):
- I primi
(di) questi metodi sono gli alimenti, po (…) e colui che ha
fame di un suo simile non conosce un rapido declino.
Si riferisce
al cannibalismo magico che ha permesso di mantenere in vita Shadrach
Annesley in Providence 03.
- (I)
secondi sono il caldo o il freddo.
Il metodo
del freddo lo conosciamo già dal dr. Alvarez di Providence 01.
I bordi del
pannello sono dritti e precisi, pertanto sottolineano il carattere
soprannaturale della scena (e della lettura; si vedano le
osservazioni di Black relative al tempo passato a leggere).
Vignetta 2
Di nuovo il
senso del passare della giornata mentre Black è perso nella lettura
del Kitab.
Vignetta 3
Moore zooma
lentamente su Khalid, da quanto riusciamo a leggere dal Libro di Hali
gli antichi non sono per Moore entità aliene, ma uomini dalle vite
innaturalmente lunghe (“tra gli antichi della”).
I bordi
della vignetta sono ancora precisi e geometrici, per cui è ancora
all'opera il sovrannaturale.
Vignetta 4
E' la prima
di una coppia di vignette ambientate nel futuro. Le
vignette che anticipano vignette successive hanno una luce più
morbida, con colori diversi sia dal color seppia dei flashback, sia
dai colori un po' smorti e realistici del presente.
Vediamo
l'identica vignetta (!), solo con colori più accesi, a pagina 16,
vignetta 3.
Pagina 15
Vignetta 1
Un'altra
sequenza temporale: Black continua a leggere indifferente a tutto,
persino al servizio delle pulizie che annuncia la chiusura (in questo
siamo molto simili, con l'eccezione che non leggo il Kitab, ma saggi
di storia ^^).
Vignetta 2
Lo zoom
sull'Arabo proviene da Pagina 14 Vignetta 3.
Ancora una
volta, bordi del pannello geometrici e lineari.
Vignetta 3
Un'altra
scena dal futuro; la vedremo riprodotta identica a Pagina 16,
Vignetta 2 (le parole nella vignetta in questa pagina sono
leggermente diverse dalle parole nella vignetta “presente”,
quando la vediamo per la seconda volta). Forse significa che la
capacità “profetica” di Black è ancora imperfetta e confusa?
Pagina 16
Vignetta 1
“... libro
che abbia mai letto. Non so come, ma quasi mi sembrava già di
conoscerlo.”
Black non
dovrebbe sorprendersi, considerando che abbiamo già visto l'identico
libro a Pagina 1!
“... mi ha
parlato di lei ad agosto, due o tre settimane fa.”
Sottolinea
nuovamente come Black sia rimasto alla Casa delle Streghe due, o tre
settimane, anche se per lui è sembrato solo un giorno: il senso del
tempo, grazie alla geometria non euclidea del posto ha completamente
sballato il suo orologio biologico.
Vignetta 2
Riproduce
Pagina 15, Vignetta 3, ora nel presente del 1919.
Vignetta 3
Riproduce
Pagina 14, Vignetta 4, ora nel presente del 1919 (!).
Pagina 17
Vignetta 1
“Se sei
tanto stravolto, puoi riposare nei miei alloggi, ma ci conviene
rientrare prima che si metta a piovere.”
Si riferisce
ai poteri di Ephraim Waite, nominati ne La cosa sulla soglia:
Il vecchio aveva fama di essere stato, da giovane, un prodigioso studioso di scienze occulte e si diceva addirittura che potesse, a suo capriccio, scatenare e placare gli uragani.
Vignetta 2
“Il mio
impermeabile! L'ho dimenticato a casa della signora Macey. Che faccio
se...”
Ci si
ricollega agli eventi di Providence 05.
Vignetta 4
“Di solito
con me vive il signor Finney...”
Non c'è
nessun guardiano ne La cosa sulla soglia. Il nome Finney
ricorda vagamente Gilman (da L'ombra su Innsmouth) di
conseguenza un riferimento all'eredità da uomo-pesce di Elspeth,
come dello stesso Asenath Waite.
“T-ti
prometto che non ti riverserò addosso i miei problemi.”
Contraddetto
dalla pagina successiva, dove Black fa esattamente ciò, confessando
le sue disavventure.
C'è un
gatto nero sul davanzale della porta della seconda casa a
destra. Un altro gatto nero era già comparso in Providence 03,
Pagina 3, Vignetta 4.
Gatti neri
compaiono in tutti i numeri del Neonomicon e ovviamente conosciamo
l'amore che Lovecraft provava verso i nobili felini.
La casa di
Elspeth compare al 61esimo di Orange Street - corrisponde anche a Street View.
La Chiesa
sullo sfondo è oggi chiamata Dialogue Church; è posizionata all'angolo tra Orange Street e Pine Street.
Pagina 18
Vignetta 1-4
Tutte e
quattro le vignette hanno la stessa prospettiva, con un leggero
effetto zoom su Black ed Elspeth.
Al centro c'è il quadro incorniciato dell'anziano Edgar Wade, che si rivela man mano che Elspeth si spoglia. L'accostamento non è casuale, considerando come Wade abbia usato il trasferimento dell'anima descritto nel Kitab per salvarsi dalla morte nel corpo di Elspeth.
Vignetta 1
“... e-e
così, dopo la morte del mio amico”
Si riferisce
al suicidio di
Johnathan/Lillian Russell; una versione all'acqua di rose di
cos'è davvero successo in Providence 01.
“M-mi
sembra di avere un esaurimento nervoso.”
Lovecraft
passò una buona parte della sua giovinezza preda di crisi di
depressione - adduceva spesso le sue terribili malattie nervose
come scusa. S. T. Joshi argomenta bene la grave crisi nervosa che lo
colpisce sui vent'anni, da cui esce solo con la scrittura e i
rapporti epistolari della National Amateur Press Association (NAPA).
“Non è
questo che succede.”
Un'altra
previsione nel futuro, un altro indizio del ruolo di Black come
“araldo”.
Gli oggetti
sulla radio sono un pacchetto di sigarette Chesterfield e un
accendino (verranno usati in seguito da Elspeth).
Vignetta 2
“... in
cerca di questo fotografo, Pitman.”
Ci si
riferisce a Ronald Underwood Pitman, analogo per Providence di
Richard Upton Pickman, da Il modello di Pickman e tante altre
storie. Black si è ormai accorto dell'esistenza di Pitman/Pickman,
avendo visto le sue foto della Stella Sapiente (Pagina 10, Vignetta
1) e avendolo visto nella fotografia dei Wheatley (Providence 04,
Pagina 21, Vignetta 3).
Lo visiterà
in Providence 07.
Stella
sapiente - Vedi Pagina 9, Vignetta 3.
Tuo padre -
è Edgar Wade. Vedi Pagina 10, Vignetta 1.
Dr. Wade
è un errore significativo da parte di Black, dovrebbe essere Dottor
Wantage. E' evidente che Wade stia già influenzando mentalmente
Black.
Vignetta 3
Il professor
Einstein è ovviamente Albert Einstein, la cui teoria della
relatività demolì alle fondamenta le certezze della fisica
newtoniana. Nel 1919 era vivo&vegeto, professore all'Università
Humbolt di Berlino. Le teorie di Einstein furono senza dubbio
un'ispirazione per un appassionato di scienza dilettante quale
Lovecraft.
Lo stesso
Moore lo conferma, con l'azzeccata definizione di “barometro...
delle paure del primo Novecento.”
Riporto in
originale il frammento d'intervista:
“Lovecraft became a perfect barometer… of the fears of the early 20th Century, including the fears of man’s relegation in importance, given what we were starting to understand about the cosmos. Lovecraft was unlike other people of his day. He actually understood that stuff. He was very quick – he didn’t like Einstein – but he was very quick to assimilate Einstein’s ideas. He didn’t like quantum theory, but he almost understood it.”
Vignetta 4
Chiedo
consigli a una tredicenne, - Elspeth dovrebbe quindi esser nata
attorno al 1906, e la morte di Edgar collocarsi intorno al 1914.
Pagina 19
Vignetta 1
“Lo vedi
benissimo che cosa fa”
Che “cosa
fa”, invece di che “cosa sto facendo”.
“Si sta
togliendo i vestiti così potrai avere un rapporto con lei.”
Un “rapporto
con lei”, invece che “un rapporto con me”.
E' dove
Etienne Roulet (l'entità che possiede Elspeth) smette di
fingere e si mette a parlare della ragazza come di un'altra persona,
un “abito” che indossa.
Vignetta 3
“Ha-hanno
tutti le fregole, o cosa? E'- E'...”
Il povero
Black non ha tutti i torti: nell'arco di 48 ore (o 3, 4 settimane, a
seconda del punto di vista) ha incontrato Hector North che gli
ha fatto un'ambigua proposta, di notte Massey è comparsa nuda
nella sua camera da letto e ora una tredicenne gli si spoglia di
fronte.
Ovviamente
si può anche considerare la frase come emblematica della natura
sessuale di Providence (e del Neonomicon) contrapposti alla
letteratura (solo in apparenza) puritana di H. P. Lovecraft.
Vignetta 4
Black
termina la frase che stava pronunciando Elspeth, segno che Roulet ha
cambiato corpo con Black, come ne La cosa sulla soglia. Black (ora
dentro Elspeth) si guarda le mani incredul(a)o. La natura trans (nel
senso letterale anche di tra(n)sferimento) del racconto, come
sottolineata da recenti studi accademici (Sex and the Cthulhu Mythos), è qui piuttosto ovvia.
“... hai
solo la mente altrove.”
Si riferisce
sia all'esaurimento nervoso di Black, che al trasferimento di Roulet
appena avvenuto nel corpo di Black - lo possiamo intendere in senso
letterale, insomma.
Moore aveva
già descritto un simile trasferimento di anime nella Lega degli
Straordinari Gentlemen, Volume 3, Secolo: 1969.
A pagina 22-23 Oliver Haddo trasferisce la sua anima (o coscienza, o fluido vitale, quello che preferite), nel corpo del fidato, ma ingenuo allievo Kosmo Gallion.
A pagina 22-23 Oliver Haddo trasferisce la sua anima (o coscienza, o fluido vitale, quello che preferite), nel corpo del fidato, ma ingenuo allievo Kosmo Gallion.
Pagina 20
Vignetta 1
“Noi tutti
ti abbiamo aspettato per tanto tempo...”
E' la Stella
sapiente che aspetta l'Araldo (Herald, cioè Black).
“E
vogliamo fare una buona impressione.”
Sembra
riecheggiare quanto diceva Massey nella Casa: “Tutti quanti abbiamo
notizie che vogliamo inculcare, così che a loro volta vengano
inculcate in lui” (Providence 05, Pagina 19, Vignetta 1).
Fare una
buona impressione è qui inteso nel senso di to impress, del
contatto fisico anche violento.
“Date le
circostanze, Edgar è stato il miglior contenitore possibile...”
L'entità
che ha scambiato il corpo di Elspeth per quello di Black aveva
posseduto allo stesso modo Edgar Wade. più tardi scopriamo che
l'entità è Etienne Roulet.
Vignetta 2
Vero modo di
pensare post umano, che non ci deve sorprendere visto che
proviene da un'entità che “viaggia” tra i corpi, come una sorta
di parassita metafisico.
Pagina 21
Vignetta 1
La faccia e
la piega della smorfia di Black ricordano la stessa piega delle
labbra dal quadro di Edgar Wade, come la bocca ferma di Ephraim Waite
nella Cosa sulla soglia.
“La prima
è stata... ammh ... è stata la mia povera Matilde.”
E'
presumibilmente Matilde Roulet, la moglie di Etienne Roulet,
una delle fondatrici della Stella Sapiente, come racconta l'opuscolo
di Suydam in Providence 02. Questo confermerebbe che l'entità in
questione è Etienne Roulet.
Vignetta 3
Roulet, per
il tramite di Black, parla in francese.
La
traduzione è dall'inglese a sua volta tradotto dal francese, per cui
prendetela cum grano salis...
“Non
preoccuparti! Io... unh... ovviamente mi tirerò indietro prima che
... ahhh ... eiaculi in te. Oh, per quanti secoli ho aspettato con
impazienza di spargere la mia saggezza stellata sulla tua grassa pancia!”
Vignetta 4
Il ritratto
di Edgar Wade è di nuovo svelato al lettore; era nascosto dietro
Black nella vignetta 3, visivamente significando che Wade (o in
realtà Roulet) sta possedendo Black.
Pagina 22
Vignetta 2-3
Vignette con
la stessa prospettiva, a camera fissa.
Vignetta 3
E' stavolta
Elspeth a terminare la frase di Black, a significare che Roulet ha di
novo cambiato corpo, permettendo a Black di rientrare nel suo.
Pagina 23
Vignetta 2
“Il timore
di Dio sia fondamento della Sapienza/ Fear of the Lord is the
beginning of wisdom.”
E' anche il
motto del Collegio di S. Anselmo.
“N'est ce
pas?/ Non è così?”
Elspeth/Roulet
ha il cliché da film noir di fumare dopo il sesso.
Vignetta 4
Black si sta
dirigendo verso Orange Street, vicino a Elm Street - Vedasi Street View.
Pagina 24
Vignetta 1
Black sta di
nuovo attraversando il Ponte Mac Gregor (o Bridge Street) dove aveva
incontrato Elspeth - Providence 05, Pagina 6, Vignetta 1.
Vignetta 3
Due delle
case sulla destra appaiono stranamente simili a quelle su Boynton
Street (vedasi Street View).
Pagina 25
Vignetta 2
L'auto
appartiene a Mr. Jenkins; ne siamo già familiari con Providence 05.
La vignetta
è la stessa scena di Providence 05, Pagina 1, Vignetta 1, solo
rovesciata dall'altro lato.
Vignetta 3
Il cartello
stradale recita “You are leaving Manchester”; siamo sull'altro
lato del cartello di Providence 05, Pagina 1, Vignetta 1.
Vignetta 4
Black vede
se stesso e Mr Jenkins nell'auto - prova a razionalizzare questo,
Black!
Pagina 26
Vignette 1-4
Pagina 25,
Vignetta 3 e queste quattro formano un'unica sequenza a camera fissa,
come ne siamo ormai familiari.
Confuso,
disperato e violato Black fugge dalla diabolica cittadina.
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