martedì 13 gennaio 2015

Il giuoco di miniature di Conan, il reboot di Warhammer Fantasy e altre meravigliose notizie


Allora, al momento sul mio tavolo c'è una lista bella grossa di articoli in fase di progettazione, di recensioni e riflessioni che prima o poi vorrei mettere su carta. Ma complice l'avvicinarsi degli esami e la perdita del mio unico (pseudo)lavoro, i tempi si sono ristretti e non ho tempo per gli articoloni a me tanto cari.

Tuttavia, potevo esimermi dal commentare le ultime news di miniature? Certo che no!
Nuovo anno, nuovi progetti. 
Nuovo anno, nuovi boardgames. 
Nuovo anno, nuovi splendidi capolavori in scala ventotto mm. 
Non posso farci nulla al riguardo: trovo che assemblare, modificare e dipingere miniature rimanga una soddisfazione unica, difficilmente descrivibile.
Alle superiori continuavo a chiedermi quando avrei perso questo “vizio” che a detta dei coetanei era un terribile -ibbile -ibbile segno d'immaturità bambinesca. Poi col tempo mi sono stancato di farmi domande inutili e ho seguito il consiglio del mio secondo baffutone preferito, Nietzsche.



Nel campo di Kickstarter, Conan by Monolith Board Game LLC, è un progetto che aspettavo da un anno intero. Gli sviluppatori sono francesi e l'attenzione ai dettagli è a dir poco sublime. Il gioco ti permette di comandare Conan e i diversi personaggi tratti dai romanzi di Robert E. Howard (Shevatas, N'Gora, Valeria, ecc ecc) in un'epica campagna tra castelli infestati di mostri lovecraftiani, agguati di selvaggi e salvataggi d'ignude donzelle da da giganteschi serpenti. L'aspetto ludico è strettamente connesso alla fedeltà narrativa: il team ha perfino assoldato un esperto delle storie pulp di Conan, Patrice Louinet. Che un gioco da tavolo con "pupazzetti" risulti più fedele a Howard dell'ultimo remake filmico è un ottimo segno di quanto stia progredendo il gioco e regredendo, all'opposto, il cinema Hollywoddiano. Ovviamente, questo non v'impedisce di ricreare gli scontri del buon Milius, ma la scelta di privilegiare la fonte scritta consegna una scelta molto più ampia di giocattoloni ludici, tra pirati, maghi e mostriciattoli. Ad esempio, i Pitti, che nell'immaginario comune sono selvaggi scarni e agili venivano invece descritti da Howard come nanerottoli palestrati. L'effetto è una boccata d'aria, in termini di design. Ah, e c'è quel geniale villain che è Thak! :-D



Non starò tuttavia a fare giri di parole: il gioco m'interessa perché le miniature sono buone, molto buone. Anche nella versione da "gioco" siamo di fronte a un wargame mascherato da gioco da tavolo, dove le miniature sono tante e di tale qualità che darle a un giocatore occasionale sarebbe un peccato. Dal mio punto di vista, questo è un gioco più vicino al vecchio Heroquest che a un boardgame vero e proprio. La componente modellistica è molto forte e giocare senza dipingere questi modelli sarebbe davvero un'offesa agli scultori che li hanno realizzati. Per non parlare degli artwork di Adrian Smith e Brom, sia sulla scatola che nelle carte. Scorrete le immagini sulla pagina Facebook e ditemi se non sono capolavori.



Difetti? Pochi e prevedibili. 
Il prezzo, che per quanto comprensibile rimane alto. 
La data di uscita, fissata a un'improbabile ottobre 2015. Ora, è vero che il giuoco è in lavorazione da anni, ma anche così non ho ancora visto un singolo kickstarter di miniature consegnato entro la data prevista. La verità, è che tra fabbriche in Cina, ritardi e difetti nella fabbricazione il progetto si allunga sempre. La domanda non è se falliranno nel consegnare il progetto in tempo. La domanda è di quanto falliranno. Io aggiungerei una stima probabile di sei mesi, se non nove. Probabilmente il gioco sarà pronto nella sua versione base appena nel gennaio 2016. Se decidete di finanziarlo, preparatevi a una lunga, lunghissima attesa. Per non discutere degli stretch goals, per la nostra delizia numerosissimi. Anche lì, stimate due settimane in più per ogni nuova miniatura sbloccata. 
Come minimo.

La cara, vecchia Games Workshop ha cominciato a rilasciare rumors sul probabile reboot di Warhammer Fantasy. Per chi non avesse letto i rumors, consiglio di leggerli sul sito dell'Astropate (non che ci sia altra scelta, il panorama e la critica modellistica è praticamente limitata a bollettini con traduttore automatico, zero giochi al di fuori di Warhammer e forum isterici). 
Bene, letto? Terminato di piangere? Io, da giocatore bretoniano, sono contento di quest'annuncio. Ormai ero pacificamente convinto che la nuova edizione avrebbe eliminato definitivamente Bretonnia, Elfi Silvani e limitatosi a un paio di cambiamenti minori. Ma questa, questa è tutt'altra faccenda. Questa è una rivoluzione. Che col senno di poi potevamo benissimo immaginare: i noiosi space marine continuano a essere tra le miniature più vendute della Games Workshop, Warhammer Fantasy era ormai ridotto al 30% delle vendite. Nel panorama degli anni 80/90' questo non sarebbe stato un problema, ma nell'età attuale dove contano solo Business&soldi facili una percentuale così bassa per un range di miniature tanto esteso era inaccettabile. E così, complice il successo di The End of Times, ci si ritrova con un cambiamento radicale. 
Ovviamente questo cambiamento non tiene assolutamente in alcun conto i clienti, non rispetta i giocatori veterani e contemporaneamente allontana le nuove leve: insomma è lesiva del diritto del cliente. Tuttavia, è approssimativamente dal gioco del Signore degli Anelli che la Games Workshop ha scelto di preferire il denaro al rispetto, perseguendo una politica elitaria che tutte le altre case di miniature guardano stupefatte per la sua arroganza. Io ci sono abituato e trovo che abbia poco senso lamentarsene, evidentemente a Nottingham sono particolarmente strafottenti, non so... 

Comunque far bastione contrario a ogni innovazione della Games Workshop a lungo andare è sterile. E' dalla fine degli anni Novanta che ci lamentiamo dei prezzi e di certe politiche, ma andiamo avanti a giocare. Quindi, per favore, evitate l'ipocrisia di dire "non giocherò più" quando sapete benissimo che non sarà così. L'idea di passare a un gioco di schermaglie che sia facilmente scalabile e all'eleganza delle basette rotonde piuttosto che quadrate è ottima. Io personalmente ho sempre trovato la rigidità delle masse di soldati in ranghi da cinque goffa e noiosa. In realtà nessuno giocava nulla di diverso da blocchi di venti/trenta soldati di fanteria, mentre la cavalleria era nel formato classico di di cinque, dieci soldati per unità. Se c'era una cosa che apprezzavo nei bretoniani era proprio l'eccentrica formazione a lancia. Se guardiamo alle prime edizioni di Warhammer ranghi sottili da dieci, o strane formazioni con speciali bonus erano la norma. Vorrei tornare a reggimenti un pochino più...flessibili, diamine. L'idea di un reggimento in formazione di schermaglia che si raggruppa nel secondo turno per affrontare una carica di cavalleria con un muro di scudi, e magari nel terzo turno cambia (ancora!) formazione per formare diversi ranghi e acchiappare i necessari bonus è entusiasmante.

Si ritorna ai Nani nell'Impero, a quanto pare...
Il vero problema di quanto annunciato nei rumors sono le miniature in edizione limitata. Questa temo sia una conseguenza del Kickstarter che tanto amo, dove "pompare" la raccolta fondi con edizioni di miniature speciali specialissime è la norma. Certo, è una tattica che soddisfa i giocatori "fedeli" e che ripaga monetariamente tantissimo. Tuttavia, è scorretta verso i giocatori più giovani che non hanno nè tanti soldi, nè carta di credito; è scorretta verso i newbie che si avvicinano al gioco per la prima volta attratti da miniature che magari non potranno mai e poi mai comprare.
Inoltre una tiratura limitata delle miniature farà schizzare alle stelle i prezzi dell'usato e spingerà sempre più giocatori a comprare miniature tarocche cinesi o manifatture russe. Queste sono ottime notizie per i contraffattori che vedranno legittimato il proprio ruolo, felicissimi di servire clienti frustrati da una politica di marketing così aggressiva.

Passando a notizie più allegre, Alessio Cavatore sta lavorando a un nuovo gioco.
Cavatore, per chi non lo sapesse, s'intrufolò da bravo torneista italiano a fine anni Novanta nella Games Workshop, per redigere poi Il Signore degli Anelli, tra i migliori dei sistemi della Games Workshop. Non lo perdonerò mai per quanto ha reso squilibrati gli skaven, ma d'altronde... erano altri tempi. Lasciare la Games Workshop gli ha fatto solo che bene, perchè da quel momento in poi ha prodotto gioco dopo gioco. La base delle regole dell'ottimo Kings of War della Mantic sono sue, esattamente come una variante stramba sugli scacchi, Chess Loka, e sopratutto Bolt Action. In Italia (o almeno dalle mie parti) è ancora poco diffuso, ma ho avuto il piacere di farci un paio di partite. Nonostante il setting nella Seconda Guerra Mondiale è un sistema fluido e particolarmente elegante, dove le partite non si misurano tanto in perdite quanto in mosse tattiche, senza trascurare una sana dose di spettacolo.



Il nuovo gioco è niente meno che Terminator Genisys: The Miniatures Game
Con qualunque altra persona al timone avrei scrollato le spalle e accantonato il progetto come l'ennesimo tentativo di marketing, un boardgame mediocre per bimbetti che giocano solo coi videogiochi d'accompagnare con soldatini monoblocco predipinti
E invece a sorpresa, non è un gioco da tavolo ma un gioco di miniature
E sempre a sorpresa, con Cavatore alla regia possiamo quantomeno sperare in un sistema di regole che non sia muovi-spara-combatti. Per altro la partnership tra la River Horse e la Warlord Games ci rassicura ulteriormente sulla qualità del prodotto. 
La scatola base comprenderà due fazioni. Gli umani, guidati da John Connor e i malvagi robot di sua maestà Skynet. La licenza non è sulla serie: è sul reboot. Di conseguenza quanto vediamo nel trailer possiamo legittimamente inserirlo nel gioco. Ma quanto abbiamo visto nei precedenti film on è coperto dalla licenza, dunque non comparirà... Almeno credo. 
Il gioco è già interamente prodotto e dunque uscirà sugli scaffali dei negozi nell'estate del 2015. 
Niente crowdfunding, niente attesa: un'uscita pulita e diretta.



Twisted, il gioco di miniature steampunk cui avevo accennato in agosto, finalmente mostra qualcosa: a partire infatti da febbraio comincerà a vendere in edizione limitata la sua gamma di miniature steampunk. Dapprima in resina per i pittori e collezionisti, in seguito in metallo per i giocatori. Quanto al boardgame vero e proprio aspetterà ancora. Probabilmente comparirà verso primavera, marzo/ aprile. Tutto questo tempo di sviluppo dovrebbe significare un gran lavoro di playtesting, quindi mi mantengo ottimista. Quanto alle miniature, saranno un incrocio folle di personaggi da Dickens, dalle fiabe e da ogni spunto possibile e immaginabile. Siamo piuttosto lontani dallo storicamente verosimile e piuttosto nel campo dello steamfantasy.
Sulla pagina di Twisted hanno dichiarato che saranno "le migliori miniature steampunk in circolazione", che è la solita gara di celolunghismo, ma che se non altro lascia piuttosto curiosi!

La Soda Pop Miniatures, assieme alla magnifica Malifaux, è tra le case di miniature con più giocatrici. Non deve sorprendere particolarmente, perchè sia la Wyrd Entertainment sia la Soda Pop possiedono uno stile scultoreo completamente diverso dai concorrenti. Nonostante il plagio della Cool Mini or Not, la Soda Pop continua a detenere il primato delle miniature in stile chibi più belle, mentre la Wyrd ha uno stile steam-pulp-lovecraftiano tipicamente alla Tim Burton, tra orsi di pezza assassini e diavolerie steampunk. Considerando quante ragazze adorano Burton e adorano il goth il successo di Malifaux a ripensarci non è così strano, anzi. Per altro la raffinatezza di usare carte da gioco anziché dadi basterebbe da sè a farmi timbrare il biglietto.


Se la Soda Pop riuscirà a completare il suo precedente Kickstarter, in questo 2015 dovrebbe partire un nuovo progetto: Ninja All Stars. L'idea è un gioco di schermaglie con miniature chibi, nello stile di Super Dungeon Explore. Ogni giocatore comanda una squadra di ninja e gareggia con altri concorrenti. L'idea stavolta non è, se ho ben capito, di costruire una storia, ma proprio di gareggiare. Insomma, un formato torneistico con piccoli ninja coccolosi che si fanno a pezzi a colpi di shuriken. 

4 commenti:

Marco Grande Arbitro ha detto...

Hai messo un casino di segnalazioni molto interessanti: specialmente del gioco di Conan.

Su Warhammer... un tempo quando giocavo scrivevo pareri e trovavo rumors... Una volta un mio amico commerciante mi fece leggere in anteprima il codex dei demoni (2008) e il giorno dopo lo recensii sul blog. Erano altri tempi... Oggi da noi nessuno gioca più a Warhammer.

Volevo dirti che questo post l'ho linkato nel mio ultimo degli Skaven e i Verminslord. Mi ha fatto molto pensare la tua recensione, non potevo non citarla.

Coscienza ha detto...


Grazie mille del Link, Arbitro! L'apprezzo molto.

Io gioco ancora a Warhammer, ma sono praticamente specializzato nel comprare pezzi usati di amici e ripitturarli. Vado raramente in negozio, ormai. Da voi cos'ha sostituito Warhammer? Warmachine/Hordes? O Infinity? O Nulla? ;-)

Marco Grande Arbitro ha detto...

Di miniature GW ormai facciamo solo Blood Bowl.
Altro gioco stra-bistrattato dalla GW.. ehhh che pizza.
Alcuni di noi hanno ripreso perfino Mordheim.
C'è un gruppo di nostri amici di una città vicina che tiene duro sul 40K.
Si divertono ancora per fortuna.

Coscienza ha detto...


Bloodbowl è un gioco immortale, rispunta sempre! Poi con le nuove miniature di altre case non-gw ormai paradossalmente è più supportato di quand'era gioco ufficiale, :-D

Mordheim è bello, ma richiede così tanti edifici, diamine...