martedì 17 settembre 2013

Consigli di scrittura dalla terra degli orsi

Per la precisione, cento consigli di scrittura canadesi.
Di tutto e di più: poesia, romanzi horror, consigli troll, literary fiction al suo peggio.
Rovistando, si trova qualche spunto interessante.

Il passo in questione tradotto si caratterizza per la massima semplicità, e risponde alla domanda che mi poneva un amico; perchè non giocavo al genio solitario come tanti aspiranti (sic) scrittori italiani, e pubblicavo invece su blog e forum. D'altra parte è noto, il romanzo va tenuto nel cassetto (perché altrimenti ti rubano le idee!!!1) per poi venire mandato al macero in assurdi concorsi sul tubo catodico.

Stuart McLean. Autore di Bestseller, giornalista vincitore di numerosi premi e umorista, ospite del programma della Radio CBC The Vynil Cafè.

 << Penso che la domanda che gli scrittori più spesso sentono chiedersi dalle persone che non sono scrittori, ma pensano che gli piacerebbe esserlo, è "Dove prendi le tue idee" – che non mi faccio problemi a dire che può essere frustrante, dopo un po'. Penso che la maggior parte delle volte sia perché dietro questa domanda striscia la nozione che trovare idee sia la parte più difficile della scrittura.

Le idee, si scopre, sono un tanto al chilo. La parte più dura della scrittura... beh, ci sono molte parti dure nella scrittura... ma senza provare a sembrare saccente, penso che la parte più dura della scrittura sia, per l'appunto, scrivere. E' questo, è il fatto di scrivere. Penso che la più grande differenza che sussista fra me e te, se sei qualcuno che non è uno scrittore e vorrebbe esserlo, è una questione di credere. Io credo di essere uno scrittore, e tu no. E questo vuol dire essere disposto a fare tutte quelle cose che devi fare per venir fuori con qualcosa che qualcuno sarà disposto a pubblicare. E per la maggior parte, questo vuol dire attenervisi.

Dovresti sapere che le mie prime bozze sono probabilmente poco migliori rispetto alle tue, di bozze, e che le mie idee non sono certamente migliori delle tue. La differenza è che non mi aspetto che la mia prima bozza sia buona. In effetti, il più delle volte mi aspetto che faccia schifo.
Che cosa mi aspetto è, che se mi attengo ad essa e scrivo una seconda stesura, e poi una terza e mostro la quarta alla mia editor Meg e includo i suoi suggerimenti nella quinta stesura, beh allora forse arrivato alla sesta o alla settima stesura quando suonerà giusta a Jeff Milton, produttore del Vnyl Cafè, allora ne siamo usciti con qualcosa... Potrebbe voler dire che è buono abbastanza.
L'idea con cui siamo partiti non è lontanamente tanto importante quanto il fatto che siamo partiti- e fattore ancora più importante, che abbiamo continuato.

La cosa più importante, allora, se vuoi essere uno scrittore, è trovare qualcuno che ti faccia andare avanti. Per me di solito funziona una scadenza precisa. Iscriviti a una lezione di scrittura, unisciti a un gruppo di scrittori, guarda nel Gruppo di Giovani Scrittori online, proponiti come volontario per il giornale locale... fai tutto quello che devi fare affinché qualcuno si aspetti che tu dia loro qualcosa. Questo ti farà continuare. Cerca di farlo al tuo meglio, poi mostralo a qualcuno, ascolta cos'ha da dire e quindi ricomincia.

Se questo ti sembra divertente, forse sei uno scrittore. Se ti sembra pazzia... se ti sembra tortura, hai ugualmente ragione. >>

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ahi ahi, i miei poveri rimorsi! >_< *Apre l'editor di post e si concentra per dieci secondi*